‘Una straordinaria realtà poetica, che si trova per metà fuori e per metà dentro di me’. (Tonino Guerra)
Chi visita Pennabilli e l’alta Valmarecchia, entra in universo straordinario amato da Dante e da Giotto, da Buonconte da Montefeltro e da Ezra Pound, che andò a Pennabilli per vedere la “culla” dei Malatesta.
Tonino Guerra da quel luogo sperduto riuscì a far sentire la voce dell’infanzia del mondo, dell’uomo antichissimo che emerge quando il greto del fiume Marecchia resta secco e il sole spacca le argille sbiancandole.
“La Val Marecchia, dove sorge Pennabilli, è bellissima. Ma il paesaggio più importante da salvare in questa valle è l’uomo, l’uomo con la sua mente inquinata che non si accorge di distruggere un mondo antico; l’uomo che scarica i veleni nelle acque dei fiumi; l’uomo che taglia le piante secolari e che crede di essere padrone di tutto. […]”.
Per approfondire:
https://www.riccione.net/itinerari/pennabilli-e-il-poeta-tonino-guerra
http://www.museoiluoghidellanima.it