«L’antropocentrismo. Quello che diverge viene valutato come un handicap. Noi siamo lo standard, ciò che è diverso da noi è indice di incompiutezza, di incomprensibile diversità. Se altre forme di vita non sono “perfette” come noi, sono anomale. Le piante, poi: non hanno organi, non si muovono… Tanto che diciamo “in stato vegetativo” per dire quando siamo prossimi all’inorganico, alla fine. Se guardiamo alle piante da questo punto di vista, non le capiremo mai. Perché sono una forma di vita differente». (Stefano Mancuso)
Stefano Mancuso è uno scienziato di fama internazionale, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV), dell’Università degli Studi di Firenze, presso la quale è Professore. Ha insegnato in Università in varie parti del mondo. È autore di numerosi libri e pubblicazioni su riviste internazionali.
La neurobiologia vegetale studia i segnali e la comunicazione presenti nelle piante a tutti i livelli di organizzazione biologica, dalla singola molecola alle comunità ecologiche. La neurobiologia vegetale è una disciplina nuova e, forse per questo motivo, osteggiata da molti. Essa studia come le piante possano riuscire a ricevere dei segnali dall’ambiente, rielaborando le informazioni e calcolando le soluzioni adatte alla propria sopravvivenza.
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https://www.corriere.it/…/stefano-mancuso-vita-segreta-pian…