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Emilio Ambasz progettista green

Nell’ambito della Milano Arch Week 2024, lo scorso 24 maggio 2024 è stato proiettato alla Triennale Milano il film “Green Over Gray. Emilio Ambasz”. Diretto da Francesca Molteni e Mattia Colombo, su un concept di Fulvio Irace, il documentario narra la “rivoluzione verde” dell’architettura sostenibile attraverso la visione di quattro progetti particolarmente significativi di Emilio Ambasz (n. 1943, a Resistencia, in Argentina), che anticipano il dibattito attuale sull’impatto climatico.

Il tema della responsabilità dell’architettura nei confronti di una progettazione che assicuri il welfare dei diversi ecosistemi in cui abitiamo, è affrontata nel film anche attraverso interviste agli architetti Tadao Ando, Kengo Kuma, Toyo Ito, James Wines, Tase Michio, al botanico Stefano Mancuso, al professore di Columbia University Barry Bergdoll, e a Fulvio Irace, storico dell’architettura del Politecnico di Milano.
Modelli originali, girati in teatro con effetti visivi speciali, immagini della vita attuale che si svolge negli edifici, con giardinieri, abitanti della città, alberi e animali che li popolano, insieme alle citazioni e alle favole lette da Ambasz stesso, danno forma a un film documentario onirico, che testimonia come l’architettura può influenzare il nostro comportamento e il nostro impatto sul pianeta.

[https://lnkd.in/d2EDnvb6]

La Bioeconomia

Nuovi concetti per l’utilizzo delle risorse naturali fra agricoltura, industria ed energia rinnovabile

Per capire cosa sia la bioeconomia è necessario partire dalla conoscenza di uno dei pilastri dell’economia capitalistica: il consumismo.

Victor Lebow

La frase che meglio definisce il consumismo fu espressa nel 1955 dall’economista americano Victor Lebow. Membro del gruppo di analisti economici del Presidente degli USA Eisenhower, è considerato il più importante fautore dello sviluppo di questo fenomeno economico-sociale.

«La nostra economia incredibilmente produttiva ci richiede di elevare il consumismo a nostro stile di vita, di trasformare l’acquisto e l’uso di merci in rituali, di far sì che la nostra realizzazione personale e spirituale venga ricercata nel consumismo. […]

Abbiamo bisogno che sempre più beni vengano consumati, distrutti e rimpiazzati ad un ritmo sempre maggiore. Abbiamo bisogno di gente che mangi, beva, vesta, cavalchi, viva, in un consumismo sempre più complicato e, di conseguenza, sempre più costoso».

Il modello fu poi perfezionato da Gary Becker qualche anno dopo:

«Il consumatore, nella misura in cui consuma, è un produttore. E che cosa produce? Produce, molto semplicemente, la propria soddisfazione. Si deve pertanto considerare il consumo come un’attività d’impresa attraverso cui l’individuo, a partire dal capitale di cui dispone, produrrà qualcosa che sarà la propria soddisfazione».

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Cos’è l’architettura sostenibile

Definizione, principi e progetti famosi [sintesi]

L’espressione architettura sostenibile dilaga nel mondo dell’edilizia ma stenta ad affermarsi. Ecco cosa significa e come riconoscerla.

di FEDERICA GAROFALO © (LIFEGATE)
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/architettura-sostenibile

L’architettura sostenibile e le tematiche ambientali sono entrate a pieno diritto nell’agenda delle imprese, delle comunità locali ed internazionali. E le persone non possono più farne a meno. La parola “sostenibilità” e l’etichetta “architettura sostenibile” dilagano tra architetti e designer fondamentalmente per due ragioni: funzionali e formali. Ogni oggetto che sia sostenibile deve far trapelare consapevolezza ecologica, quindi attraverso la propria immagine; la sua funzionalità si relaziona al suo rapporto nei confronti dell’ambiente.

Definire l’architettura sostenibile: i principi

L’architettura sostenibile progetta e costruisce edifici per limitare l’impatto ambientale, ponendosi come finalità progettuali l’efficienza energetica, il miglioramento della salute, del comfort e della qualità della fruizione degli abitanti, raggiungibili mediante l’integrazione nell’edificio di strutture e tecnologie appropriate. Fare architettura sostenibile significa saper costruire e gestire un’edilizia in grado di soddisfare al meglio i bisogni e le richieste dei committenti, tenendo conto già dalla fase embrionale del progetto i ritmi e le risorse naturali, senza arrecare danno o disagio agli altri e all’ambiente, cercando di inserirsi armoniosamente nel contesto, pensando quindi anche ad un riuso totale dello spazio e dei materiali.

Progetti ed esempi di architettura sostenibile

Progettare un’architettura sostenibile significa considerare elementi fondamentali del processo di progettazione tra cui l’orientamento, il soleggiamento e l’ombreggiamento prodotto dalle preesistenze, i fattori di ventilazione naturale, ma anche l’adozione di sistemi alimentati da biomasse, sistemi domotici di gestione, sistemi di sfruttamento e gestione dell’energia rinnovabile, tutto ciò realizzato e integrato con materiali studiati appositamente per interagire con l’ambiente e con le sue caratteristiche peculiari.

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L’Italia dei paesi fantasma

Dalla Sicilia al Piemonte i borghi restano senza abitanti

Di Raffaella Calandra

Riportiamo alcuni stralci dell’articolo che Raffaella Calandra ha scritto per l’edizione on line del Sole 24 ore. Il testo integrale lo si trova al link riportato alla fine del testo.

[…] Da anni, c’è un movimento costante in atto. Di svuotamento dei piccoli comuni, soprattutto montani o a vocazione agricola. Le scuole chiudono, per mancanza di bambini; le banche spostano gli sportelli; il trasporto pubblico è problematico, quando non inesistente. Le amministrazioni provano a condividere i servizi tra più comuni, ma i referendum per le fusioni sono quasi sempre stati bocciati dagli abitanti. C’è un’Italia minore per dimensioni, che lotta per non sparire. Un mondo poco noto, richiamato dalla protesta dei pastori sardi, che «diventa idealmente la protesta di tutta l’Italia rurale che non trova spazi nelle politiche né italiane né comunitarie. Un’Italia che sta sparendo, ma se sparisce quest’Italia – avverte il delegato Anci per i piccoli comuni, Massimo Castelli – sparisce il senso della nazione». E a salvare questo piccolo mondo antico «non sarà il reddito di cittadinanza», concordano più sindaci, ma «iniziative, per richiamare altri abitanti: mettendo a disposizione le case abbandonate o accordando incentivi fiscali, per aziende e nuovi residenti. Come la tassazione ridotta, introdotta nella legge di Bilancio 2019, per chi trasferisce la residenza dall’estero nei paesi del Mezzogiorno. E soprattutto servizi. […]

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