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La Pennabilli di Tonino Guerra

‘Una straordinaria realtà poetica, che si trova per metà fuori e per metà dentro di me’. (Tonino Guerra)

Chi visita Pennabilli e l’alta Valmarecchia, entra in universo straordinario amato da Dante e da Giotto, da Buonconte da Montefeltro e da Ezra Pound, che andò a Pennabilli per vedere la “culla” dei Malatesta.

Tonino Guerra, foto di Fabio Lovino.

Tonino Guerra da quel luogo sperduto riuscì a far sentire la voce dell’infanzia del mondo, dell’uomo antichissimo che emerge quando il greto del fiume Marecchia resta secco e il sole spacca le argille sbiancandole.

“La Val Marecchia, dove sorge Pennabilli, è bellissima. Ma il paesaggio più importante da salvare in questa valle è l’uomo, l’uomo con la sua mente inquinata che non si accorge di distruggere un mondo antico; l’uomo che scarica i veleni nelle acque dei fiumi; l’uomo che taglia le piante secolari e che crede di essere padrone di tutto. […]”.

Per approfondire:
https://www.riccione.net/itinerari/pennabilli-e-il-poeta-tonino-guerra

http://www.museoiluoghidellanima.it