Nella foto di apertura, il ‘Museo Nomade’ sul molo 54 di New York, lungo più di 205 metri e alto 16.
Shigeru Ban, architetto giapponese vincitore del Premio Pritzker nel 2014, è l’autore del progetto del ‘Museo Nomade’
Questo edificio è stato realizzato a New York, utilizzando container e cartone.
La struttura era stata costruita per accogliere ‘Ashes and Snow’, una mostra di fotografie di Gregory Colbert (vedi più avanti), che ha avuto luogo a New York nel 2005 e più tardi a Santa Monica, a Tokyo e a Città del Messico.
La condizione di base nella configurazione della struttura, quindi, è stata quella della sua adattabilità alle diverse situazioni ambientali dei siti di volta in volta scelti.
Il progetto è un esempio emblematico di “architettura in movimento”, basata sull’impiego del container che, in senso concettuale e reale, rappresenta l’idea della provvisorietà dell’oggetto e dell’intrinseca impossibilità del suo radicamento al luogo.
La struttura espositiva, infatti, ha pareti realizzate con un sapiente assemblaggio di containers e di altri materiali che concorrono a definirla nella sua essenza iconica. Il progetto è stato realizzato sulla suggestione della struttura dell’Arsenale di Venezia, luogo in cui fu allestita per la prima volta la mostra-evento, indimenticabile.
Chi è Gregory Colbert
Ai più questo nome non dice nulla ma la fotografia qui sotto probabilmente tanti la conoscono. Colbert è un famoso fotografo e film maker canadese le cui opere sviluppano il tema del magico rapporto tra l’animale e l’uomo.
Per approfondire:
http://www.vg-hortus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=383:shigeru-ban-nomadic-museum&catid=1:opere&Itemid=2
http://www.fotonauti.it/i-maestri-della-fotografia/gregory-colbert/