OIKELIOSTUDIO & PARTNERS

Piazza del Vento a Genova

Un progetto dello studio OBR da un’idea di Renzo Piano

 

La Piazza del Vento di Genova è un intervento, leggero e sensoriale, che ha preso forma sul lungomare stabilendo una nuova relazione tra la città e il mare. Il progetto ha preso avvio da un’idea di Renzo Piano, come contributo offerto al Salone Nautico e alla città di Genova.

Autore vero e proprio del progetto è invece lo studio di architettura OBR, di Paolo Brescia e Tommaso Principi.

L’installazione era nata per un evento temporaneo (il Salone Nautico)  ma successivamente è diventata un’opera pubblica permanente.

La struttura

Il progetto consiste in un “campo” di 57 alberi di 12 metri in legno di acero rosso e acciaio bianco, strallati tra loro con sartie in tessile su cui sono inseriti dei fiocchi in Dacron (una fibra tessile sintetica usata per confezionare vele e corde e non solo).

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La Bioeconomia

Nuovi concetti per l’utilizzo delle risorse naturali fra agricoltura, industria ed energia rinnovabile

Per capire cosa sia la bioeconomia è necessario partire dalla conoscenza di uno dei pilastri dell’economia capitalistica: il consumismo.

Victor Lebow

La frase che meglio definisce il consumismo fu espressa nel 1955 dall’economista americano Victor Lebow. Membro del gruppo di analisti economici del Presidente degli USA Eisenhower, è considerato il più importante fautore dello sviluppo di questo fenomeno economico-sociale.

«La nostra economia incredibilmente produttiva ci richiede di elevare il consumismo a nostro stile di vita, di trasformare l’acquisto e l’uso di merci in rituali, di far sì che la nostra realizzazione personale e spirituale venga ricercata nel consumismo. […]

Abbiamo bisogno che sempre più beni vengano consumati, distrutti e rimpiazzati ad un ritmo sempre maggiore. Abbiamo bisogno di gente che mangi, beva, vesta, cavalchi, viva, in un consumismo sempre più complicato e, di conseguenza, sempre più costoso».

Il modello fu poi perfezionato da Gary Becker qualche anno dopo:

«Il consumatore, nella misura in cui consuma, è un produttore. E che cosa produce? Produce, molto semplicemente, la propria soddisfazione. Si deve pertanto considerare il consumo come un’attività d’impresa attraverso cui l’individuo, a partire dal capitale di cui dispone, produrrà qualcosa che sarà la propria soddisfazione».

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Cos’è l’architettura sostenibile

Definizione, principi e progetti famosi [sintesi]

L’espressione architettura sostenibile dilaga nel mondo dell’edilizia ma stenta ad affermarsi. Ecco cosa significa e come riconoscerla.

di FEDERICA GAROFALO © (LIFEGATE)
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/architettura-sostenibile

L’architettura sostenibile e le tematiche ambientali sono entrate a pieno diritto nell’agenda delle imprese, delle comunità locali ed internazionali. E le persone non possono più farne a meno. La parola “sostenibilità” e l’etichetta “architettura sostenibile” dilagano tra architetti e designer fondamentalmente per due ragioni: funzionali e formali. Ogni oggetto che sia sostenibile deve far trapelare consapevolezza ecologica, quindi attraverso la propria immagine; la sua funzionalità si relaziona al suo rapporto nei confronti dell’ambiente.

Definire l’architettura sostenibile: i principi

L’architettura sostenibile progetta e costruisce edifici per limitare l’impatto ambientale, ponendosi come finalità progettuali l’efficienza energetica, il miglioramento della salute, del comfort e della qualità della fruizione degli abitanti, raggiungibili mediante l’integrazione nell’edificio di strutture e tecnologie appropriate. Fare architettura sostenibile significa saper costruire e gestire un’edilizia in grado di soddisfare al meglio i bisogni e le richieste dei committenti, tenendo conto già dalla fase embrionale del progetto i ritmi e le risorse naturali, senza arrecare danno o disagio agli altri e all’ambiente, cercando di inserirsi armoniosamente nel contesto, pensando quindi anche ad un riuso totale dello spazio e dei materiali.

Progetti ed esempi di architettura sostenibile

Progettare un’architettura sostenibile significa considerare elementi fondamentali del processo di progettazione tra cui l’orientamento, il soleggiamento e l’ombreggiamento prodotto dalle preesistenze, i fattori di ventilazione naturale, ma anche l’adozione di sistemi alimentati da biomasse, sistemi domotici di gestione, sistemi di sfruttamento e gestione dell’energia rinnovabile, tutto ciò realizzato e integrato con materiali studiati appositamente per interagire con l’ambiente e con le sue caratteristiche peculiari.

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